NEW YORK COME STATO MENTALE, ROD STRICKLAND

Povero Rafer Alston, scambiato proprio dopo l’annata che l’aveva sdoganato politicamente. Skip To My Lou, con notevole abnegazione, era quasi riuscito a farsi accettare da Stan Van Gundy: pochi accenni alle giocate da mammasantissima del Rucker (che lo portarono sulla copertina di Slam), una conduzione degli Orlando Magic quasi sobria e addirittura, nelle giornate più felici, il […]